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Quanto credi ai tuoi microbi? Il microbioma: l’io invisibile ancora da esplorare

di Luca Borrelli

Il trasferimento delle informazioni dal laboratorio allo smartphone oggi è più veloce che mai. Sebbene le "fake news sulla  salute" siano un grosso problema, nel complesso, le persone non sono mai state così informate sulla propria salute né più  curiose della scienza emergente e dei prodotti derivati.Un ambito scientifico che continua a guadagnare un'attenzione significativa è il microbioma.

Questo complesso di microrganismi, i loro geni e i loro metaboliti che colonizzano il tratto digerente, la pelle e le mucose umane e animali, non ha bisogno di presentazioni. Ad oggi ci sono più di 50.000 articoli di ricerca sul microbioma intestinale nel database di Web of Science dal 2000. Prima del 2005, le pubblicazioni pertinenti non erano in media più di 500 all'anno. La ricerca è cresciuta in modo esponenziale e continua a generare nuove conoscenze, da come la dieta influisce sul microbioma a come questo può influenzare il comportamento, la salute mentale e le patologie neurodegenerative. Ultime prove solide indicano il ruolo fondamentale dell’ambiente nel plasmare il microbioma intestinale, rispetto alla genetica, sia nella salute che nelle malattie.

In questo grande e verde campo le ricerche godono di una luce mediatica molto forte ma non sempre competente per approcciare a una divulgazione comprensibile e corretta. Alcuni credono che il microbioma intestinale sia al centro della salute umana e animale per cui viene correlato a ogni singola malattia. In quest’ottica, ovviamente, far credere alle persone che  astano una dieta miracolosa o un integratore che agisce anche sul microbioma, per amplificare il benessere e cambiare vita, risulta abbastanza semplice.

Al contrario, altri mettono in dubbio le basi scientifiche deglistudi sul microbioma e criticano il fatto che molti di loro siano poco attendibili. C’èpersino una filastrocca scherzosa che si stadiffondendo nel campo della ricerca biomedica: “keeping gut microbiome in mind, no mechanism is hard to find”.Sebbene ci sia ancora molto da imparare su questa complessa raccolta di microbi, i rapidi progressi digitali, in particolare nei campi dell'intelligenza artificiale e dell'apprendimento automatico, stanno aiutando ad espandere la nostra base di conoscenze a un ritmo senza precedenti. L'industria sanitaria è ben consapevole del ruolo fondamentale del microbioma nel sostenere la salute durante tutta la vita e il mercato in questo settore è in forte crescita.

Tuttavia, trasformare la conoscenza dei dati nella prossima generazione di soluzioni legate alla modulazione del microbioma richiederà la continua collaborazione tra medici, veterinari, agronomi, data scientists e altri specialisti con lo scopo di riuscire a tenere il passo con la crescente domanda dei consumatori.Quindi resta indispensabile considerare seriamente i contesti sociali, ambientali e geografici e disegnare esperimenti complessi per definire realmente la causalità e il meccanismo d’azione. C'è tanta bella scienza da fare in questo campo, che potrebbe portare a dei ‘veri’ progressi nelle cure mediche!

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